"Locomotive elettriche ad accumulatori, a trazione trifase, in corrente continua ed elettroniche. Dalla E 444.005 alle ultime arrivate in grado di viaggiare sotto tensioni diverse e da sole trainare convogli pesanti su rampe acclivi. In alternativa trainare un convoglio passeggeri a velocità elevata portando i passeggeri a destinazione."
Nascita, vita e morte del sistema Trifase Italiano
Nel 1919 si sciolse la Società Italiana Westinghouse che gestiva lo stabilimento di Vado Ligure che aveva realizzato le E.550 ed E.330 e ad essa subentròuna nuova società, "Officine di Vado Ligure" fino al 1922, quando la proprietà passò al "Tecnomasio Italiano Brown Boveri" filiazione italiana della Brown Boveri di Baden.
I LIMITI DELLA TRAZIONE TRIFASE
La complessità delle linee elettriche di contatto che non consentirono mai di superare la velocità massima di 100-120 km/h.
La necessità di una rete elettrica di alimentazione e di gruppi in centrale separati da quelli della rete industriale a 45-50 Hz.
La difficoltà di regolazione della velocità dei rotabili, che avevano poche velocità e fisse.
Una serie di vincoli progettuali sulla parte meccanica, direttamente mutuata da quella delle locomotive a vapore.
I SUCCESSI DELLA CONTINUA
I favorevoli risultati di esercizio in corrente continua sulla Benevento - Foggia furono determinanti per l'adozione del sistema a 3kV per le successive elettrificazioni delle Ferrovie dello Stato italiane.
A tale scopo vennero realizzate dallo stabilimento Tecnomasio Italiano Brown Boveri di Vado Ligure 4 locomotive E 625, antesignane delle più note E 626, in corrente continua a 3000 V
LA FINE DEL SISTEMA TRIFASE
Il 25 maggio 1976 la E.431.003 accoppiata ad un'altra locomotiva trifase, ha trainato l'ultimo treno sulla linea Alessandria - Acqui Terme, dopo 56 anni di servizio. Questa data pone fine all'era della trazione trifase in Italia.
Dal giorno dopo, ma in realtà il processo era iniziato alcuni mesi prima, vennero avvicinati i due cavi della linea di contatto ex trifase affinchè il pantografo della "continua" potesse captare la tensione.
Per una captazione ottimale, in assenza di catenaria, venne prevista la trazione con entrambi i pantografi in presa.
La Locomotiva elettrica E550 progettata per il servizio di trazione sulla linea dei Giovi, per l'alimentazione in corrente alternata trifase a 3000 V con una frequenza di 15 Hz, successivamente portata a 3300 V ad una frequenza di 16,7 Hz. La macchina, a cinque assi accoppiati, aveva una potenza di 1500 kW ed una velocità di 25 e 50 km/h.
Il primo esemplare venne consegnato nel 1908 dallo stabilimento Westinghouse di Vado Ligure alle neonate Ferrovie dello Stato. Si tratta della prima locomotiva elettrica costruita in Italia ovvero la locomotiva trifase n°0501, cioè la prima delle 186 unità della serie 050, successivamente denominata E 550, soprannominata il "Gigante dei Giovi".
Dove posso vedere un esemplare di questa macchina? Dal 2010 la E554.174 è monumentata all'interno dello stabilimento Alstom di Vado Ligure (già Bombardier)
TUTTE LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE LOCOMOTIVE ITALIANE - Dati contenuti nella Scheda: Velocità, Potenza, Massa in servizio, Massa aderente, Rodiggio, Unità Costruite, Anni di costruzione, Costruttori, Data di Radiazione, Curiosità, Immagini ed Approfondimenti.
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