Gli aspetti meno noti della Ferrovia in Italia
Le notizie curiose che non tutti conoscono
Raccontate con fatti e immagini
Avvicinamento cavi trifase per pantografi in corrente continua
Per arrivare al significato dell'immagine bisogna tornare indietro al 25 maggio 1976 quando il treno straodinario 33019 Alessandria-Acqui Terme, titolare l'E 432.008, chiudeva definitivamente l'epoca della trazione in corrente elettrica altrnata trifase. Il sistema era nato in Ungheria ma definito "italiano" per lo sviluppo che eppe nella nostra nazione per volere dell'ingegner Kàlmàn Kandò (1869-1931) e della Westinghouse di Vado Ligure.
Questo sistema trifase si serviva di tre conduttori, due aerei e la rotaia come ritorno di trazione. Proprio i due fili aerei erano disposti sulla catenaria distanziati fra loro e con captazione attraverso un pantografo con doppio strisciante. Dalla fine di maggio del 1976 le sottostazioni elettriche iniziarono ad erogare una tensione nominale di 3000 volt in corrente continua.
Iniziarono a circolare dapprima locomotive in corrente continua dotate di uno strisciante largo in modo da far contatto con entrambi i fili della linea di contatto ma questa era una soluzione di ripiego. La fase finale fu quella di avvicinare i conduttori aerei e di ritornare a captare attraverso uno strisciante tradizionale.
Riscaldamento di una carrozza ferroviaria prima della partenza
Nelle grandi stazioni ferroviarie come Milano e Torino la maggior parte delle carrozze ferroviarie erano dotate di un riscaldamento REC elettrico. Le composizioni erano formate da molte vetture ricoverate all'aperto. Nei mesi invernali venivano messe in composizione ai vari espressi nord-sud e viceversa ma anche treni locali. Una locomotiva da manovra iniziava a posizionare sul binario una lunga teoria di carrozze.
In queste carrozze, spesso affollate, venivano prese d'assalto da giovani, vecchi e bambini. Le carrozze erano fredde e umide. Per garantire un buon confort e scompartimenti caldi si collegava questa apparecchiatura che prelevava la tensione a 3000 volt dalla catenaria attraverso una lunga asta e un pattino. Un cavo veniva collegato alla condotta di alta tensione del convoglio: con questa modalità veniva garantito il riscaldamento attraverso le scaldiglie ubicate nei vari ambienti.
La locomotiva elettrica giungeva in testa al convoglio e agganciata pochi minuti prima della partenza. Da quel momento in poi poteva garantire l'alimentazione della condotta per il riscaldamento prelevando la tensione dai 3000 volt tramite pantografo in presa.
Operaio con corno di avviso in caso di transito dei treni
Verniciatura delle mensole e dei pali della catenaria
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